joker heath ledger
Se introduci un po’ di anarchia… se stravolgi l’ordine prestabilito… tutto diventa improvvisamente caos. Sono un agente del caos. Ah, e sai qual è il bello del caos? È equo.
Sempre nel 2005, prende parte al film Lords of Dogtown che lo vede nel ruolo di Skip, un originale negoziante dedito ad alcool e sigarette, abile surfista e skater e “nume tutelare” del giovane cast (tra cui anche Emile Hirsch). Ledger dichiara di essersi davvero divertito su questo set: si dà il caso infatti che anche nella realtà l’attore sia stato un vero appassionato di skateboard e surf, che utilizzava abitualmente da tantissimo tempo.
Il suo nome a questo punto è ormai legato a film che il vasto pubblico internazionale conosce; tuttavia Ledger continua a cercare ruoli in pellicole più disparate: recita nella piccola produzione australiana Paradiso + Inferno, in concorso al Festival di Berlino 2006, interpretando un ragazzo tossicodipendente che vive una tormentata storia di amore e sofferenza.
Non parlare come uno di loro, non lo sei! Anche se ti piacerebbe… Per loro, sei solo un mostro. Come me! Ora gli servi. Ma tra un po’… ti cacceranno via.
Heath Ledger in posa con Richard Gere, Todd Haynes, Charlotte Gainsbourg alla 64ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia (2007)
Nel 2007, dopo una lunga pausa dal lavoro dovuta al desiderio di prendersi cura della figlia Matilda (nata nell’ottobre 2005), partecipa a Io non sono qui, film biografico su Bob Dylan, in cui dividerà la parte del musicista con altri famosi attori (tra cui Richard Gere, Christian Bale e Cate Blanchett); accanto a lui nella pellicola c’è di nuovo la compagna Michelle Williams. Il film viene presentato alla 64ª Mostra di Arte Cinematografica di Venezia, ottenendo il Premio ex aequo della giuria e la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile a Cate Blanchett, ritirata dallo stesso Ledger per conto della collega di set. Proprio in questo contesto, durante tutto il festival, Ledger fa le sue prime apparizioni pubbliche senza Michelle Williams, rimasta a New York (pur essendo anche lei nella pellicola), confermando implicitamente le voci a proposito della loro separazione.
Heath Ledger è il Joker, folle criminale che mette sotto scacco l’intera Gotham City. Parlando di Ledger, Nolan spiegò che cercava un attore senza timore «di confrontarsi con gli attori precedenti né di lavorare in un ruolo così iconico, e che avesse un’idea forte di come approcciarsi. Heath aveva un mucchio di questi pregi». Come Nolan, anche l’attore vedeva in Joker una «minaccia all’anarchia [che] si doveva divertire a creare terrore su larga scala»[16]. Per il produttore Charles Roven l’obiettivo era descrivere nel film non le origini bensì l’ascesa di Joker come risposta a Batman, un legame tra i due che Ledger definisce come «una relazione in cui l’uno non può vivere senza l’altro». Per la produttrice Emma Thomas Ledger lo ha interpretato non in maniera leziosa, ma sardonica e asciutta[16]. L’attore trascorse sei settimane di preparazione isolato in una stanza d’albergo[19], tenendo un diario in cui annotava il suo lavoro. Aveva già avuto occasione di vedere Batman Begins e già conosceva il mondo in cui Joker avrebbe agito, potendosi quindi concentrare sulla ricerca di una voce iconica[20] e su una postura e camminata in accordo alla natura aggressiva del personaggio, leggermente ingobbita. Ledger trasse ispirazione da fumetti come Batman: The Killing Joke e Arkham Asylum, e basandosi Alex DeLarge e Sid Vicious. Nelle sue parole, il risultato è «uno psicopatico senza coscienza delle sue azioni, un sociopatico assoluto, un assassino di massa a sangue freddo», con «zero empatia». Ledger ha definito il ruolo il più divertente della carriera, grazie anche alla libertà creativa offertagli da Nolan. Questa versione di Joker appare molto differente da quella trasposta da Jack Nicholson in Batman di Tim Burton (1989), e lo stesso Nicholson la criticò definendola senza spirito, attaccando inoltre la produzione per non aver nemmeno voluto ascoltare un suo parere al riguardo.
A voi importa solo dei soldi. Questa città merita un criminale di maggior classe, e io sono pronto a darglielo. Di’ ai tuoi uomini che lavorano per me, adesso. Questa città è mia.